VIAGGIO IN BHUTAN E NEPAL
Il festival di triumph

GRANDI VIAGGI GUIDATI

by Macondo Viaggi Tour Operator

      VIAGGIO IN BHUTAN E NEPAL

      Dal 21 settembre al 2 ottobre 2020

        Ecco dove vi accompagneremo : 

        Posti limitati – Gruppo max 20 partecipanti

        VIAGGIO IN BHUTAN E NEPAL

        Il Festival di Thimpu
        Dal 21 Settembre al 2 Ottobre 2020
        con Esperto Accompagnatore - Orientalista

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          >> VIAGGIO GUIDATO CON ACCOMPAGNATORE DALL'ITALIA  <<


          Viaggio in Bhutan

          Posti limitati – Gruppo max 20 partecipanti

          VIAGGIO IN BHUTAN E NEPAL
          Il Festival di Thimpu
          Dal 21 Settembre al 2 Ottobre 2020
          con Esperto Accompagnatore-Orientalista

          Il Regno del Bhutan, grande solo 1/8 dell’Italia, è anche chiamato anche il Regno della Felicità.
          Questo paese è noto per aver introdotto “l’indice della felicità” nel calcolo del prodotto interno lordo. Un paese incredibile, rimasto quasi intatto dall’avanzare del capitalismo e la modernità. Sigillato a nord dalla catena Himalaya, ha vissuto in un isolamento quasi forzato. Solo a metà degli anni 70 si è aperto al turismo. Il viaggiatore che si affaccia in Bhutan scopre un paese con una natura incontaminata e panorami bellissimi, i “Dzong” monasteri-fortezze dall’architettura imponente, un popolo ospitale e genuino che protegge la sua identità culturale e scandisce le sue giornate sui modelli di un buddismo radicato. La visita del Bhutan coincide con il Festival di Thimpu, chiamato anche Thimpu Tsechu. Il festival è un momento di grande aggregazione religiosa e sociale. Nel cortile dell’immenso monastero-fortezza di Thimpu si assiste alle varie celebrazioni. I monaci vestiti con abiti colorati e maschere austere, danzano accompagnati da tamburi e lunghe trombe. In Nepal si visitano i maggiori luoghi di interesse. Kathmandu la capitale cresciuta nell’omonima valle a mt 1300 mt di altitudine, oggi città cosmopolita ed altamente trafficata e Patan l’antica capitale medioevale a 5 km da Kathmandu .

          Programma
          1° giorno - 21 Settembre – Roma--Kathmandu
          Ritrovo all’aeroporto di Roma Fiumicino ed imbarco sul volo per Kathmandu e’ previsto uno scalo

          2° giorno - Martedì 22 Settembre : Kathmandu
          Arrivo all’aeroporto di Kathmandu, la capitale nepalese. Ottenimento del visto e Trasferimento in albergo. La città si trova a 1.340 m slm ed è situata in posizione centrale rispetto alla valle che domina, più in lontananza, attorno alla valle, decine di montagne alte più di 6000 m che formano la catena himalayana. La città può essere visitata in diversi modi, ma l’ideale è scoprirla a piedi. Nel cuore della città vecchia: il Durbar, cioè “la piazza della corte reale”, dove sembra di tornare indietro nel tempo. Nel Durbar vi sono più di cinquanta templi e monumenti e fra questi spicca il magnifico Tempio di Taleju, che ospita la divinità della famiglia reale e che è possibili visitare solo esternamente. I suoi tre tetti sono ricoperti di rame dorato e una serie di campanelle tintinnanti rende atmosfera ancora più magica.. Tornando più verso la piazza si trova il Tempio di Shiva. Sempre nella piazza, il vecchio Palazzo Reale, l’Hanuman Dhoka (il dio scimmia) che fu fatto costruire nel XVII secolo dal re Pratap Malla, anche se nel corso degli anni sono state fatte diverse migliorie e aggiunte. Pranzo e cena in ristorante locale.

          3° giorno - Mercoledì 23 Settembre : Kathmandu- Patan
          Colazione in hotel. Una seconda giornata dedicata alla visita dell’antica capitale di Patan, la seconda città della valle ha oltre 250 mila abitanti. È ormai il proseguimento di Kathmandu, tanto da sembrare un quartiere di essa, piuttosto che una vera e propria città storica e non per niente l’altro suo nome Lalitpur vuol dire “città della bellezza”. Sorge oltre il fiume Bagmati che fa da confine fra le due città ed è prevalentemente buddhista. Il periodo di maggior incremento nelle opere architettoniche di Patan coincide col XVI secolo. Possiede una concentrazione di edifici ed opere artistiche superiore ad ogni altro centro nepalese.
          Il Tempio di Pashuputinath, il tempio hindu più importante del Paese, ma è pure il luogo sacro a Shiva più rappresentativo dell’intero subcontinente indiano. Shiva è il dio distruttore ma anche costruttore. Il tempio è immerso nel verde ed attraversato dal fiume sacro Bagmati con ghat, scalinate che arrivano al fiume, in cui la gente del posto e pellegrini effettuano abluzioni e riti funerari o, più semplicemente, lavano i panni.
          Pranzo in ristorante locale. La nostra giornata prosegue con la visita dello Stupa di Bodhnath. Lo stupa è un monumento buddista in genere concepito per contenere reliquie del Buddha. In questo caso, come in tantissimi altri, pare vi sia un suo frammento osseo che, se effettivamente presente, confermerebbe la statura di gigante non solo ideologico-filosofica di Siddharta Gautama. Cena con spettacolo folklorico in ristorante.

          4° giorno - Giovedì 24 Settembre : Un volo spettacolare ci porta a Paro
          Un volo spettacolare, ci porta a Paro - Pranzo al sacco e nel pomeriggio, passeggiata per Paro; se ci sarà tempo, visita del Museo Nazionale, noto anche come “ta dzong” (torre d'osservazione). E’ l'antica torre di guardia risalente al XVII secolo riattata nel 1968 a museo.Cena e pernottamento in hotel.

          5° giorno - Venerdì 25 Settembre : Paro - Punakha (km 125, 4 ore )
          Colazione in hotel. Partenza per Punakha, con sosta, lungo il percorso al Simtokha Dzong, antico monastero, oggi sede dell’università buddista. Pomeriggio, visita del famoso Punakha Dzong, il secondo più antico del Bhutan e fino al 1950 sede del governo. E’ uno degli dzong più belli del paese e in primavera il colore lilla degli alberi di jacaranda conferisce un’atmosfera idilliaca a questo luogo. Lo dzong è stato costruito nel 1637, nello stesso luogo dove, già nel 1326, sorgeva un edificio più piccolo chiamato Dzong Chug (piccolo dzong), che ospitava una statua del Buddha, e si trova tra due fiumi chiamati Pho (maschio) e Mo (femmina). Pranzo e cena inclusi

          6° giorno - Sabato 26 Settembre : Punakha - Thimpu attraverso il Dochu La pass (3150mt) (km 75, circa 2 ore)
          Colazione in albergo. Escursione al tempio Chimi Lhakhang conosciuto come il tempio della fertilità; poi per Thimpu; la strada sale fino al Dochu La (3.140 m), contrassegnato da una grande varietà di bandiere di preghiera e da un impressionante insieme di 108 chorten. Nelle giornate limpide il passo offre una veduta panoramica dell’Himalaya bhutanese. . La collina sopra i chorten è ricoperta da un bosco di rododendri che in questo periodo dell’anno cominciano a fiorire. Avvicinandosi al passo, la vegetazione cambia bruscamente aspetto: querce, aceri e pini dell’Himalaya cedono il posto a un’umida foresta composta di rododendri, cipressi, cicute e abeti. Poi si inizia a scendere percorrendo la National Highway passando in mezzo coltivazioni di alberi di mele e boschi di pini dell’Himalaya.
          Arrivo a Thimpu che con una popolazione pari a circa 80.000 abitanti, è la capitale della nazione del Bhutan dal 1961 e la città più popolata. Sistemazione in albergo. Cena

          7° giorno - Domenica 27 Settembre : Intera giornata dedicata al Festival di Thimpu
          La nostra giornata è dedicata allo Tshechu. Il Tsechu che è rappresentato allo Dzong di Trashichhoe è tra quelli meglio eseguiti del Bhutan: tutti i danzatori e musicisti sono scelti tra i monaci che fanno parte del selezionato gruppo che fa capo direttamente all'Abate del Bhutan e sono molto meticolosi nella preparazione di ogni dettaglio; le maschere ed i costumi che utilizzano sono magnifici. Molti dei bhutanesi che partecipano a questi eventi vengono da luoghi lontani, certi che la loro partecipazione possa rappresentare un passo in più per il raggiungimento di una maggiore conoscenza interiore. Sono presenti migliaia di persone agghindate in abiti tradizionali, centinaia di monaci vestiti di rosso che siedono tranquilli e altri che, con i loro strumenti musicali producono suoni che seguono i timbri e i ritmi dei riti tantrici, una folla di persone sorridenti che vivono con fede gli atti di purificazione. Sulla balconata sovrastante, si intravedono i Lama anziani e il Je Khempo che osservano attenti, ma distaccati lo sviluppo delle danze rituali; al loro fianco si accomodano i membri della famiglia reale che presenziano e talvolta anche il Re. Sembra quasi di essere immersi in un sogno fantastico: immersi nel contorno del grandioso Trashichhoe Dzong con i monti del Bhutan che fanno da sfondo. La parte preliminare è chiamata “Drubchen” e dura solitamente 6 giorni; l’ultima di queste giornate del calendario ufficiale precedentemente era già parte dello Tsechu – diciamo che con questa nuova suddivisione quello che era il primo giorno dello Tse Chu è diventato il “gran finale” della parte di preparazione. Lo Tsechu di Thimpu si svolge nell'arco di 3 giorni, seguendo un programma prestabilito che può avere delle variazioni annuali, ma nella sostanza è piuttosto fisso. Le rappresentazioni iniziano solitamente verso le 9 del mattino, e le esecuzioni si protraggono fino al pomeriggio, ma dopo pranzo molti iniziano ad andarsene, e verso la fine ci si riesce a muovere attorno allo spazio di danza con maggior facilità; se si attende la fine spesso è possibile assistere alla processione che accompagna il Je Khempo, con i severi monaci della disciplina che battono la frusta di cuoio sul terreno, in un'atmosfera intensa, molto carica della reverenza di cui gode questo personaggio. Tutte le giornate sono interessanti e le rappresentazioni sempre accurate; da un punto di vista dello spettacolo le migliori sono quelle nell’ambito dello Tse Chu e forse il giorno di spicco è il terzo perché i Ging durante GING DANG TSHOLING entrano in scena apparendo alle finestre e correndo verso il quadrato di danza da varie direzioni tra la folla, colpendo tutti i presenti con i batacchi dei tamburi in un crescendo gioioso (non fa male, è un tocco ... amorevole, che è di buon auspicio!). Segue la grande processione di GURU TSHEN GYE, un momento solenne atteso da tutti con fede e grande aspettativa perché fa il proprio ingresso Guru Rimpoce, sentito e vissuto come il secondo Buddha, che percorre lo spazio consacrato e va a sedersi sotto la balconata del Je Khempo. Durante le danze che seguono, che interpretano le forme e manifestazioni del Guru, tutti cercano di avvicinarsi per riceverne la benedizione. Nelle pause tra gli atti vengono quasi sempre eseguiti canti e danze tradizionali dal corpo di ballo reale o da altri gruppi molto qualificati. Pensione completa e pernottamento in hotel.

          8° giorno - Lunedì 28 Settembre : Thimpu
          Mattino presto si assiste alla cerimonia di chiusura del festival; poi si compie una escursione per visitare Changangkha Lhakhang, si tratta di una fortezza e scuola monastica arroccata su una cresta sopra Thimphu; Pomeriggio, si raggiunge il Buddha Point (Kuenselphodrang) la statua più grande del paese e l'area offre anche un'eccellente vista della valle di Thimphu da ovest; visita del famoso Memorial Chorten, eretto in memoria del terzo re.Pranzo e cena

          9° giorno - Martedì 29 Settembre : Partenza per Paro (km 55, circa 1 e 15 min )
          Colazione in albergo.. Partenza per Paro (mt 2200); con circa 1 ora di strada si raggiunge Paro. La valle di Paro è una delle più suggestive di tutto il paese. Fino a quasi tutto il XIX secolo, Paro è stata sede del governo, prima che questo fosse spostato a Thimpu.
          Le attrattive di Paro sono sicuramente il suo famoso Dzong (gli dzong del Bhutan sono sicuramente l’elemento architettonico più caratteristico del paesaggio del paese e costituiscono la sede dei centri amministrativi di tutti i venti distretti oltre ad essere il centro dell’autorità secolare e religiosa. Molti dzong sono dotati di una torre di guardia. Nella maggior parte dei casi, gli dzong sono suddivisi in due ali: una ospita i templi e gli alloggi dei monaci, mentre l’altra è destinata agli uffici amministrativi). Queste enormi cittadelle dominano le principali città che è uno dei più importanti e famosi del paese e le cui mura massicce sono visibili da ogni punto della valle.
          Passeggiata lungo un sentiero collinare porta al Rinpung Dzong, il centro della vita sociale e religiosa della valle. Tra i migliori esempi per stile e stato di conservazione della tradizionale architettura del Bhutan. E’ una struttura nota anche a chi non sia stato in Bhutan ma abbia visto “Il Piccolo Budda” di Bertolucci. All’interno, come in altri dzong, convivono uffici amministrativi e attività religiose svolte da monaci che qui risiedono. Oltre la porta di ingresso s’incontrano cortili, torre, templi, travi lignee con intagli dipinti in oro e nero che ben contrastano con il bianco delle mura. L’area destinata ai monaci offre varie sale, portici, dipinti che mostrano scene del veneratissimo Milarepa. Cena e pernottamento in hotel.

          10° giorno - Mercoledì 30 Settembre: Escursione al celebre monastero di Taktsang (Tana della tigre) e al Ta Dzong
          La nostra giornata comincia con l’escursione al celebre complesso di Taktsang (la Tana della Tigre). E’ il più famoso tra i monasteri del Bhutan, arroccato sul margine di un dirupo a 900 m sopra il fondovalle. Il nome del monastero fa riferimento a una leggenda secondo la quale nel VII secolo Guru Rinpoche sarebbe volato fin qui aggrappato al dorso di una tigre (una manifestazione della sua consorte Yeshe Tsogyal) per sottomettere il demone della zona, Singey Samdrup. Il guru trascorse i tre mesi successivi qui, in meditazione all’interno di una grotta, il cui accesso si può intravedere (è chiuso da una porta dorata) quando si visita il monastero. Dopo tale avvenimento, tutti gli abitanti della valle si convertirono al buddhismo. Il sito, riconosciuto come ney (luogo sacro) è meta di pellegrini provenienti da tutto il paese. Sembra che anche il santo Milarepa abbia meditato nel monastero. Il Lhakhang principale fu costruito nel 1692 intorno al Dukhang, la grotta sacra in cui meditò Guru Rinpoche, per volere del penlop di Paro, Gyalse Tenzin Rabgye. La struttura principale è stata ricostruita dopo che un incendio l’aveva distrutta nel 1998. Secondo la tradizione, l’edificio principale era ancorato allo strapiombo roccioso grazie ai capelli delle khandroma (divinità celesti femminili), che avevano caricato sulle loro schiene e trasportato lungo la salita il materiale da costruzione. Il complesso è composto di diversi edifici. Pranzo alla caffetteria di Taktsang, con vista sulla celebre ‘Tana della tigre’.
          N.B. Segnaliamo che l’escursione a Taktsang comporta una camminata in salita di circa due/tre ore su un sentiero ben segnalato; i due terzi del percorso possono essere effettuati anche a cavallo (opzione valida solo per la salita, pagabile in loco al costo di ca. Usd 25,00 a tratta) mentre l’ultima parte del sentiero è possibile solo a piedi in quanto si tratta di una scalinata.

          11° giorno - Giovedì 1° Ottobre : Paro – Scalo- Roma
          Colazione. Trasferimento in aeroporto. Imbarco sul volo da Paro per rientro a Roma [ via Bangkong o Kathmandu ]

          12° giorno - Venerdì 02 Ottobre
          Arrivo a Roma Fiumicino in mattinata .

          NB Essendo una destinazione con un numero di voli limitato e con turismo a numero chiuso le Prenotazioni dovranno pervenire entro Massimo il 15 Marzo 2020

          Quota di Partecipazione: da euro 3590 + visto + tasse + assicurazione + spese 

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          VIAGGIO IN BHUTAN E NEPAL - Il festival di triumph
          Dal 21 settembre al 2 ottobre 2020

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