9 giorni / 7 notti con voli di linea
Ottima guida professionale ed assistenza per tutto il tour
È un mondo a parte. Tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Senza sbocchi sul mare, nella regione meridionale della Transcaucasica, circondata da Georgia, Azerbaijan, Iran eTurchia. Parliamo dell’Armenia, piccola repubblica eurasiatica (grande come Piemonte e Valle d’Aosta), che si estende su un altopiano tra i 1500 e i 2000 metri di altitudine, contornato da una serie di vulcani spenti che arrivano a superare i 4000. Un mondo fatto di vallate ripide, spoglie montagne laviche disseminate di pascoli, dove ancora vivono capre selvatiche, mufloni e camosci, con un’unica importante risorsa idrica: il lago Sevan, grande quattro volte il Garda, a quasi 2000 metri di quota.
E’ un tour culturale che porta alla scoperta di questo Paese dalla storia complessa. Un Paese che, nonostante il territorio così tormentato, proprio per la sua posizione mediana di transito tra l’Est asiatico e l’Ovest mediterraneo, è sempre stato strategico, finendo per diventare uno Stato cuscinetto tra le potenze regionali. Moltissime le civiltà e i popoli che qui hanno lasciato tracce bellissime e importanti, oggi ancora visibili. Si parte, nel IX secolo a.C., con il regno di Urartu, seguito nel tempo da Persiani, Greci, fino ai Romani, che conquistarono il grande regno armeno esteso all’epoca fino al Mediterraneo. La vera svolta, nel 301 d.C., quando qui arrivò il Cristianesimo, che ne fece il primo Stato ad adottare la nuova religione e un’isola di cristianità in un mondo prima pagano poi islamico, un Medio Oriente con chiese e campanili circondato da moschee e minareti. Toccò quindi ad Arabi, Bizantini, Selgiuchidi, Mongoli e Tartari, per arrivare all’annessione da parte dei vicini più forti, Persiani e Turchi. Il rapporto con questi ultimi, durato 400 anni, a causa anche delle differenze etniche e religiose, fu devastante. E nel 1915 culminò con ungenocidio costato un milione e mezzo di vittime e circa sei milioni di profughi in quella che venne definita la diaspora armena (il doppio degli abitanti attuali). È nel 1922 che diventa la più piccola delle repubbliche dell’Unione Sovietica, per ottenere infine l’indipendenza nel 1991.
Programma
1° giorno Italia /Erevan
Partenza con volo di linea diretto. Pasto e pernottamento a bordo.
2° giorno Erevan
Pensione completa. Arrivo a Erevan, trasferimento in hotel e tempo per il relax. In tarda mattinata inizio visite con panoramica del centro città, con la cattedrale di Grigor Lussavoritch.
3° giorno Erevan /Etchmiadzin /Zvartnots /Erevan
Pensione completa. Visita del territorio di Echmiadzin, a 20 km dalla città, centro della chiesa armena-apostolica dove risiede il Catholicos, capo della chiesa armena. Oltre al monastero, vi si trovano le antiche chiese dedicate alle Vergini protomartiri Gayané e Hripsimé. Più oltre, visita delle suggestive rovine del tempio di Zvartnots del VII secolo, crollato a causa di un terremoto nel 930.
4° giorno Erevan /Khor Virap /Noravank / Dilijan
Pensione completa. Visita del monastero di Khor Virap, a 30 km a sud dalla città: meta di pellegrinaggio legata a San Gregorio l’Illuminatore, primo Catholicos d’Armenia, e sito da cui si gode di una stupenda veduta del Monte Ararat. Visita al monastero Noravank, in totale isolamento in un ambiente aspro e roccioso, ma insieme grandioso e solenne. Attraverso il passo di Selim (escluso in caso di neve), si giunge nella zona del Lago Sevan, chiamato “lo smeraldo dell’Armenia” per le sue acque cangianti, da trasparenti a turchese intenso. Visita della penisola di Sevan con sosta a Noraduz, il più esteso cimitero medievale armeno, dove si possono rinvenire esempi antichissimi di “khachkar”, o croci di pietra, le tradizionali stele funerarie dell’Armenia. Pernottamento a Dilijan.
5° giorno Dilijan /Sanahin /Haghpat /Dilijan
Pensione completa. Visita di Dilijan e partenza per Alaverdi attraverso distese di verde punteggiato da villaggi di case bianche e isbe. Dopo un percorso di circa 2 ore, superate le gole del fiume Debet ed effettuata una sosta al Ponte di Tamara, risalente al XII secolo e pressoché intatto, si giunge ai complessi monasteriali di Sanahin e di Haghpat. Entrambi Patrimonio dell’Umanità UNESCO, questi due monasteri bizantini, capolavori dell’architettura armena, furono centri di cultura importantissimi tra il X e il XIII secolo e ancora oggi rivelano la loro lunga tradizione di spiritualità. Cena e pernottamento a Dilijan.
6° giorno Dilijan /Ashtarak /Hovanavank /Amberd /Erevan
Pensione completa. Partenza per Ashtarak e, lungo il percorso, sosta presso un antico cimitero Yesita, etnia di pastori curdi di culto zoroastriano, esuli dall’Iran. Visita della fortezza di Amberd, risalente al VII secolo e ottimo esempio di costruzione difensiva, e del monastero di Hovanavank, in tufo bicromo. Lungo la via per Amberd, sosta al “monumento all’alfabeto armeno”, in tufo rosa locale. Arrivo ad Erevan, cena in ristorante, pernottamento.
7° giorno Erevan /Garni /Geghard /Erevan
Pensione completa. Visita del Museo Storico dell’Armenia. Si prosegue con le visite del tempio pagano di Garni, “il piccolo Partenone” armeno, e del monastero di Geghard, del IV sec., per metà scavato nella roccia in uno scenario spettacolare. Pranzo in casa privata con partecipazione alla preparazione al pane nazionale, il “lavash”. Sulla via del ritorno sosta ad una fabbrica di tappeti tradizionali armeni per conoscere la tecnica della tessitura e del restauro dei tappeti antichi.
8° giorno Erevan
Pensione completa. Intera giornata di visita della città con il mercato della frutta, la Fortezza di Erebuni, il famoso Matenadaran, Istituto dei manoscritti antichi che ospita più di 15.000 testimonianze uniche al mondo e il Mausoleo e Museo del Genocidio sulla collina di Tzitzernakabed. Cena con accompagnamento di musica folcloristica armena. Pernottamento in hotel fino al trasferimento in aeroporto.
9° giorno Erevan /Italia
In tempo utile trasferimento in aeroporto per il rientro con volo di linea diretto per l’Italia.
Quota di partecipazione indicativa: euro 1290